Non mi ricordo di stelle fisse nel mio cielo
Non mi ricordo di stelle fisse nel mio cielo
e non mi ricordo di steli tra radice e sepalo.
E' un mondo diverso che non ha certezze,
dal cui suolo canti come colonne si innalzano,
per puntellare l'universo in moto:
così ricco, così vuoto!
Non mi ricordo di fortezze sui monti che fosser
davvero chiuse:
principesse con capelli e lenzuola fuggiron
laddove un drago immaginario vola.
E chi rimase dentro e aveva pensieri alati
da tiratori di piattello li vide sparati.
E c'è un abisso nel tempo passato,
dal quale venne Cristo, crocifisso e nato:
Israele lo aveva condannato e il suo sangue versato;
quel corpo divino, frustato.
E non mi ricordo il continuo,
perché è futuro:
gradazioni di colori,
dal più chiaro
al più scuro.
Giuseppe Circiello
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