sabato 13 settembre 2014

Non mi ricordo di stelle fisse nel mio cielo

Non mi ricordo di stelle fisse nel mio cielo

Non mi ricordo di stelle fisse nel mio cielo
e non mi ricordo di steli tra radice e sepalo.
E' un mondo diverso che non ha certezze,
dal cui suolo canti come colonne si innalzano,
per puntellare l'universo in moto:
così ricco, così vuoto!
Non mi ricordo di fortezze sui monti che fosser
davvero chiuse:
principesse con capelli e lenzuola fuggiron 
laddove un drago immaginario vola. 
E chi rimase dentro e aveva pensieri alati 
da tiratori di piattello li vide sparati. 
E c'è un abisso nel tempo passato, 
dal quale venne Cristo, crocifisso e nato: 
Israele lo aveva condannato e il suo sangue versato; 
quel corpo divino, frustato. 
E non mi ricordo il continuo, 
perché è futuro: 
gradazioni di colori, 
dal più chiaro
al più scuro. 

Giuseppe Circiello

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