Uccidimi un po' destino.
Ogni giorno strappa da me
un brandello di cuore.
Come il morso dello sparviero
dalla carogna stacca la carne - suo pasto -
tu dividimi da me stesso,
perché qui c'è vita e furore in eccesso.
Prendimi spirito e coscienza:
posso pure viverne senza.
Riportami al tempo della felicità,
nel vuoto comune a nascita e mortalità.
Ma purtroppo nel mezzo noi ci siam stati!
Viviamo! Ma sarebbe meglio non esser nati.
Giuseppe Circiello
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